martedì 23 settembre 2008
End summer night (o endsammernait)
Mmmmmm da dove cominciare? Non aggiorno sta roba da mesi e penso che ormai non abbia più nessun lettore. Persino io che dovrei essere creatore e controllore di questo spazio me ne disinteresso. Non controllo neanche più se qualcuno commenta. Resoconto veloce da maggio ad oggi.
Maggio.
Aggiorno il blog il giorno dopo mi sbronzo e poi parto per galway poi dublino(potrei stare ore a descrivere la bellezza di questa città che ho girato a piedi fino allo stremo ma non vi voglio annoiare.Mi limito a dire che è bellissima e che ho girato per molti musei ho toccato un caravaggio e visto manoscritti di W.B. Yeats cosa che a voi non interessa ma a me si).
Dopo una serie di vicissitudini che voi (con questo voi intendo l'unicità plurale ma eterogenea che legge questo blog, il coarcevato di lettori svogliati, il blob fagocitante che considero il mio pubblico di lettori.... quanto mi piace essere prolisso!!!) comunque dicevo... che voi le definireste noiose, torno in sardegna.
Do esami nel numero di 3 con relativi voti a seguire:
Geografia Umana : 27
Storia dei paesi islamici: 25
Storia delle religioni: 22 (lo so che è un votaccio ma vi invito a leggere il saggio, su cui sono stato distrutto, di tal Pierre Bourdieu dal titolo “Genesi e struttura del campo religioso” poi ne riparliamo...)
Estate.
Tanti propositi e nessun obiettivo raggiunto (il solito fallimento insomma).
Elenco propositi:
Leggere, leggere leggere, mettere a posto una certa situazione...
Libri letti pochi di cui due solo riletti.
Situazione... lasciamo perdere... diciamo messa a posto nel bene o nel male...
Ricevo ad inizio agosto la visita di Azzurra da Atri (personaggio che voi non conoscete se non per qualche piccolo accenno eccetto i pochi che hanno avuto la fortuna o la sfortuna di conoscerla).
A fine agosto torno a Sassari con tanti buoni propositi e un esame da dare il 10 di settembre.
A questo punto devo deviare in una digressione...
Ricordate il mio primo post? Quello dedicato a Guglielmo da Nogaret? Quello in cui dicevo di non aver passato un esame? Ecco, è quello l'esame che nei miei deliri allucinato-estivi speravo di sostenere e non solo anche di superare!
Nel mio ormai cronico processo di regressione che mi porterà presto ad essere un organismo monocellulare che si gongola nel suo caldo e denso magma proteico, l'esame non l'ho nemmeno sostenuto (come avevo invece avevo fatto ormai quasi due anni fa).
Ora preparo un altro esame ascolto i cccp (svegliami) ho appena finito un libro che consiglio a tutti che ho riletto con molto molto molto piacere che si chiama se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino.
Tanto per essere pesante ve ne copio un pezzetto (so che non lo leggerete ma sbagliate)
Eccolo... il “personaggio”(se conoscete il libro capirete le virgolette) è uno scrittore in crisi che spia una ragazza dalla sua finestra e la guarda leggere...
Come scriverei bene se non ci fossi! Se tra il foglio bianco e il ribollire delle parole e delle storie che prendono forma e svaniscono senza che nessuno le scriva non si mettesse in mezzo quello scomodo diaframma che è la mia persona! Lo stile, il gusto,la filosofia personale, la soggettività la formazione culturale, l'esperienza vissuta,la psicologia, il talento, i trucchi del mestiere: tutti gli elementi che fanno si che ciò che scrivo sia riconoscibile come mio, mi sembrano una gabbia che limita le mie possibilità. Se fossi solo una mano, una mano mozza che impugna una penna e scrive... Chi muoverebbe questa mano? La folla anonima? Lo spirito dei tempi? L'inconscio collettivo? Non so. Non è per poter essere il portavoce di qualcosa di definibile che vorrei annullare me stesso. Solo per trasmettere lo scrivibile che attende d' essere scritto, il narrabile che nessuno racconta.
Forse la donna che osservo col cannocchiale sa quello che dovrei scrivere; ossia non lo sa, perché appunto aspetta da me che io scriva quel che non sa; ma ciò che lei sa con certezza è la sua attesa, quel vuoto che le mie parole dovrebbero riempire.
O ancora...
L'aspetto in cui l'amplesso e la lettura si somigliano di più è che al loro interno s'aprono tempi e spazi diversi dal tempo e dallo spazio misurabili.
Ora la smetto se no copio tutto il libro!
Vi consiglio solo la lettura della serie di racconti Ti con zero sempre di Calvino con particolare attenzione sulla serie di Priscilla meiosi, mitosi e morte.
E' fortemente sconsigliata la lettura per chi abbia aspirazioni letterarie (letto quello capirete che non riuscirete mai ad arrivare ad un livello simile).
Probabilmente ho dimenticato milioni di cose (tutte noiosissime), persone, luoghi, oggetti e avvenimenti che mi sono capitati ma tanto questo spazio è pura autocommiserazione con coscienza di questa quindi non ha senso parlare o ricordare tutto. Il mio cervello sceglie screma e selezione le cose da dire in modalità random come un computer impazzito.
Un saluto (mi chiedo a chi e perché)
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