lunedì 25 giugno 2007

E sono 22...



Tanti auguriii a meeeee, tanti auguriii a meeee tanti gioniii feeeliciiiiiii..... Tanti augurii a meeeeee.
Ebbene si, oggi spengo ventidue candeline nella torta immaginaria della mia vita. Se a qualcuno interessa (e questa è una cosa di cui si può dubitare) sappiate che sono successe un po' di cose negli anni il 25 giugno. Ne elenco un paio, solo le più importanti...

1876 - e morte del Generale George Armstrong Custer (che onore nascere nel giorno in cui è morto uno stronzo!!)
1905 - Viene scoperto da Frederick Wells il Diamante Cullinan, il più grande della storia (vorrà dire qualcosa?)
1938 - Douglas Hyde viene eletto primo Presidente d'Irlanda
1945 - Seán T. O'Kelly viene eletto secondo Presidente d'Irlanda
1950 - Scoppio della Guerra di Corea (che culo!)
1959 - Eamon de Valera viene eletto terzo Presidente d'Irlanda (c'è qualcosa che mi lega all' Iralanda)
1975 - Il Mozambico è indipendente.(wow!)
1981 - hanno inizio le apparizioni mariane a Medjugorie (Mi sono rivelato)
1983 - L'India vince la Coppa del mondo di Cricket (India rules!)
1991 - Jugoslavia: La Slovenia e la Croazia dichiarano la propria indipendenza dalla Jugoslavia (Tutta gente tranquilla eh?)
Tra i nati in questo giorno...
1789 - Silvio Pellico, patriota, scrittore e poeta italiano († 1854) (tra poeti ci si intende)
1858 - Georges Courteline, scrittore e drammaturgo francese († 1929)
1903 - George Orwell, scrittore e giornalista britannico († 1950) (e non dico niente...)
1943 - Vittorio Feltri, giornalista italiano (e che cazzo!!)
1960 - Aldo Serena, calciatore (ma pork' p'tt@n che uomo di merda)
1963 - George Michael, cantante britannico (ahhhhhhhhhhhhhh)
1966 - Dikembe Mutombo, giocatore di pallacanestro (c'è altro da dire? Chi si intende di basket mi capisce)
1929 - Muore Georges Courteline, scrittore e drammaturgo francese (n. 1858)
Avete notato che Georges Courteline (di cui conosco l'esistenza solo grazie a Wikipedia) è nato ed è morto nello stesso giorno? Bellissimo!! lo voglio fare anch'io!

Alcune notizie di rito: Sto per farmi i biglietti e mi è arrivato un depliant della Univerity of Ulster in cui per distrarmi dalle informazioni che mi danno mi mostrano una strappona in copertina e altrettante gnoccolone nelle pagine interne. A parte questo mi danno un sacco di informazioni utili (tipo orari treni, prezzi dei beni più comuni tipo riso o lo shampo). Sono straorganizzati li! Va be', ve ne parlerò è troppo lungo....
Finalmente il mio pc è tornato, per ora sembra sano, ma è già sotto attacco da virus troiani e worms. Mi sono arrivati gli occhiali nuovi, ma con le nuove lenti non vedo niente, quindi devo rifare le visite(a proposito sto diventando cieco).
Ora sono immerso in testi in inglese, voli, treni e uffici ma quando mi libero un po' ci sbronziamo tutti insieme, tutti i lettori di questo blog.
Quando avrò qualcosa di interessante da dire o deciderò di diventare monaco buddista ve lo farò sapere.
Ora mi ri-faccio gli auguri e vi saluto.

P.S: Un ringraziamento particolare al mio compagno di sbronze che mi ha mandato gli auguri stamattina anticipando addirittura la telefonata di mia madre!

P.P.S:L'immagine l'ho riciclata.

giovedì 21 giugno 2007

La mia prima lode!!


Solo poche parole.
Inchinatevi, prostratevi davanti alla mia magnificenza!!
Non scrivo da un po'. Immagino che tutti vi stavate chiedendo perché..... Va be' facciamo finta che sia così. Beh, ero un po ' impegnato. Infatti dopo aver passato onorevolmente glottologia nel giro di 5 giorni ho passato 2 esami! In sostanza ho dato 4 esami nel giro di venti/venticinque giorni!
Ora per me la letteratura americana non ha più segreti (onorevole trenta) e tantomeno la letteratura inglese, trenta e lode (il mio primo!!! con tanto di complimenti di professore ed assistente). Shakespeare mi fa una sega, kerouac, Poe o Beckett.....
Tra l'altro due paroline su due piacevoli scoperte che ho fatto grazie ai miei prof delle rispettive materie:
La prima è Flannery 'O Connor. Trovate qualche racconto in giro perché la ragazza ci sapeva fare. Particolare divertente sulla buona Flannery. Avete presente doctor House? Avete presente quando non riescono a capire cosa abbia il malato e dicono: Lupus. Ecco lei ce l'aveva davvero il”Lupus erythematosus”!!! Morta a trentacinque anni.
Altra piacevole scoperta è una scrittrice dello Zimbabwe che si chiama Yvonne Vera (nella foto). Anche lei fortunatissima: morta a quarant'anni di AIDS per una trasfusione sbagliata!!
Poche volte mi è capitato di innamorarmi di un libro. Beh, con lei è successo. Quella donna scriveva in maniera divina! Che ritmo, che stile, va be' basta se no mi emoziono...
Vi prego, se avete 16 Euro da spendere entrate in libreria e chiedete “le vergini delle rocce”di Yvonne Vera edito da Frassinelli. Non ne rimarrete delusi e se lo sarete vuol dire che non capite un cazzo di letteratura!!
Tanto per gradire vi copio un pezzetto del libro. Avete mai sentito parole più dolci? Io raramente.

“Tu sei bella come la creazione. Non esiste nessuna cosa che sia più bella di te. Niente che io possa toccare. Nessuno è come te. Quando separo la corteccia umida da un albero si stacca nitida e separata come una pelle, la superficie tenera tra la corteccia e il fusto è così pura, potrei leccarla. Non un solo grano di polvere le è mai stato vicino, e non ha mai respirato il sole, mai respirato il giorno; nessuno ha mai posato gli occhi su di essa se non io. Mi sento in questo modo quando guardo dentro i tuoi occhi. Niente è mai esistito se non i tuoi occhi. Niente.”

Per la cronaca, il libro non è per stomaci deboli. Alcune scene sono leggermente violente, ma raccontate sempre con uno stile fantastico.
Se qualcuno lo leggerà e avrà voglia di discuterne(in fondo ho perso trenta e lode, qualcosa l'avrò capito su questa autrice!!!), sarò ben felice di farlo.

Avrei qualche altra cosetta da dire ma non ne ho più voglia e forse devo andare a sbronzarmi, visto che ieri (giorno dell'esame) non ci sono riuscito. Ciao.

domenica 3 giugno 2007

Tre giorni di merda...


Venerdì1.
Quando arrivo a Macomer mi viene sempre la tristezza.
Sarà che lo vedo sempre deserto, che ogni volta cambia qualcosa e non cambia niente, che non c’è mai uno che sorrida o che sia allegro. Ogni volta che scendo dal pullman e cammino per il Corso non vedo già l’ora di andarmene da quella desolazione, non mi appartiene e non penso cambierà mai, e pensare che un tempo pensavo di cambiarlo io.
Accelero il passo, arrivo a casa e da lì cerco di non muovermi fino alla tanto attesa partenza per Sassari o per qualsiasi altro posto.
Arrivo a casa, saluto mia madre. Non mi vede da due mesi, faccio le prove generali per l’Irlanda , le dico. E’ venerdì, non c’è niente da fare, quindi leggo. Edgar Allan Poe, non per diletto ma per studio e le due cosa in questo caso coincidono. Decido, verso le sette di sera, di farmi sentire, di far sapere, a quelle poche persone che mi interessa vedere quando sono a Macomer, che sono tornato e che se vogliamo berci una birra si può fare.
Oggi c’è la giornata dell’arte, scrivo nel messaggio a Pistella, mocciosi e metallari insieme. Ok, ci vediamo lì, è la risposta. Allora esco, fa freddo, ma mi ci abituo in fretta. La strada è lunga. Faccio il tragitto che ho fatto per cinque anni, ogni giorno per andare a scuola, arrivo in viale, poca gente, la solita, telefono a Pikka.
- Dove sei?
- Davanti al Costantino – risponde
- Cazzo ma il concerto non era al circuito?
- No.
Bestemmio.
Mi aspetta ancora un bel po’ di strada e decido di fare il giro largo, di non tornare sui miei passi e ripassare in quel posto di merda che è viale Pietro Nenni.
Entro al circuito e mi assalgono i ricordi…l’extreme o ecstrim, dove da giovane davo sfoggio delle mie incredibili doti atletiche, desolato arrugginito, morto. Il circuito, meta di tante mattinate perse a bere vodka di infima qualità, il pontino, altri ricordi, lontani, sfuocati di quando ero giovane.
L’immagine che mi riporta alla realtà è un riccio di terra, vivo, che mi cammina affianco come se neanche esistessi. Mi fermo un attimo guardare i riflessi del sole basso sul suo pelo. E’ la cosa più bella che ho visto a Macomer da almeno un anno. Arrivo finalmente al concerto.
E’ strapieno di ragazzini che non conosco. Sono così vecchio? A gruppetti nella piazza si muovono, si rincorrono e si sbaciucchiano decine di ragazzini vestiti all’ultima moda, frangette crestini, felpe con le stelline e cerchietti. Ne conoscerò a malapena dieci o dodici. Saluto almeno quelli Il resto sono facce sconosciute, qualcuna conosciuta anni prima e poi persa, atre viste di sfuggita, ma la maggior parte non so chi siano.
La sera concertone. Dopo la non proprio brillante, ma dignitosa e scenica, prestazione del gruppo composto da Emiliano & consorte, Stefano e Mattia, si passa per i Diadema (gruppo metal di Sassari) e i Salude e Trigu (grande show) e si conclude con i ……(????), gruppo di Diego Pani che si permettono di fare Rock&Roll.
Da apprezzare lo sforzo, ottimi musicisti e showman, i ???? allietano il pubblico, giovanissimo e a me sconosciuto, con canzoni dal ritmo veloce e retrò che fanno ritornare Macomer agli anni 50. Non sembra di essere nemmeno a Macomer, c’è addirittura qualcuno che è felice e lo mostra agli altri!
Poi si ritorna al solito, le solite facce di merda, i bronzi al bar che cercano la rissa, gli sbruffoni e i tossici. Mi sento di nuovo a casa, è questa Macomer, che ci piaccia o no. E a me non piace.
Finisce tutto e si decide di tornare a casa. Faccio in tempo a rabbuiarmi per l’ultima volta. Passo davanti alla sede, anzi alla Sede. E’ murata, le sterpaglie hanno invaso tutto, il focolare non esiste più, un gruppo di ragazzini si girano una canna sugli scalini, quasi non fanno caso a noi che come gesto di estremo rispetto, pisciamo, per l’ennesima volta quei muri che abbiamo( o almeno io ho) amato tanto.
Sabato 2.
Non succede niente, possibilità di uscire svanita. Guardo la gloriosa partita della mia nazionale (quella delle isole Faroer). Abbiamo perso, ma con onore, segnando uno storico gol al portiere più forte del mondo, abbiamo rischiato uno storico pareggio. In loro onore l’immagine del post. E’ stato un gran giorno per chi tifa le Faroer.
Domenica 3.
Il nulla più totale. Guardo il motomondiale, il giro, leggo e me ne vado. Finalmente.
Quando arrivo alla stazione di Macomer sento un forte puzzo di merda. Questo è il mio ultimo ricordo della mia città. Non penso cambierà mai.