domenica 3 giugno 2007

Tre giorni di merda...


Venerdì1.
Quando arrivo a Macomer mi viene sempre la tristezza.
Sarà che lo vedo sempre deserto, che ogni volta cambia qualcosa e non cambia niente, che non c’è mai uno che sorrida o che sia allegro. Ogni volta che scendo dal pullman e cammino per il Corso non vedo già l’ora di andarmene da quella desolazione, non mi appartiene e non penso cambierà mai, e pensare che un tempo pensavo di cambiarlo io.
Accelero il passo, arrivo a casa e da lì cerco di non muovermi fino alla tanto attesa partenza per Sassari o per qualsiasi altro posto.
Arrivo a casa, saluto mia madre. Non mi vede da due mesi, faccio le prove generali per l’Irlanda , le dico. E’ venerdì, non c’è niente da fare, quindi leggo. Edgar Allan Poe, non per diletto ma per studio e le due cosa in questo caso coincidono. Decido, verso le sette di sera, di farmi sentire, di far sapere, a quelle poche persone che mi interessa vedere quando sono a Macomer, che sono tornato e che se vogliamo berci una birra si può fare.
Oggi c’è la giornata dell’arte, scrivo nel messaggio a Pistella, mocciosi e metallari insieme. Ok, ci vediamo lì, è la risposta. Allora esco, fa freddo, ma mi ci abituo in fretta. La strada è lunga. Faccio il tragitto che ho fatto per cinque anni, ogni giorno per andare a scuola, arrivo in viale, poca gente, la solita, telefono a Pikka.
- Dove sei?
- Davanti al Costantino – risponde
- Cazzo ma il concerto non era al circuito?
- No.
Bestemmio.
Mi aspetta ancora un bel po’ di strada e decido di fare il giro largo, di non tornare sui miei passi e ripassare in quel posto di merda che è viale Pietro Nenni.
Entro al circuito e mi assalgono i ricordi…l’extreme o ecstrim, dove da giovane davo sfoggio delle mie incredibili doti atletiche, desolato arrugginito, morto. Il circuito, meta di tante mattinate perse a bere vodka di infima qualità, il pontino, altri ricordi, lontani, sfuocati di quando ero giovane.
L’immagine che mi riporta alla realtà è un riccio di terra, vivo, che mi cammina affianco come se neanche esistessi. Mi fermo un attimo guardare i riflessi del sole basso sul suo pelo. E’ la cosa più bella che ho visto a Macomer da almeno un anno. Arrivo finalmente al concerto.
E’ strapieno di ragazzini che non conosco. Sono così vecchio? A gruppetti nella piazza si muovono, si rincorrono e si sbaciucchiano decine di ragazzini vestiti all’ultima moda, frangette crestini, felpe con le stelline e cerchietti. Ne conoscerò a malapena dieci o dodici. Saluto almeno quelli Il resto sono facce sconosciute, qualcuna conosciuta anni prima e poi persa, atre viste di sfuggita, ma la maggior parte non so chi siano.
La sera concertone. Dopo la non proprio brillante, ma dignitosa e scenica, prestazione del gruppo composto da Emiliano & consorte, Stefano e Mattia, si passa per i Diadema (gruppo metal di Sassari) e i Salude e Trigu (grande show) e si conclude con i ……(????), gruppo di Diego Pani che si permettono di fare Rock&Roll.
Da apprezzare lo sforzo, ottimi musicisti e showman, i ???? allietano il pubblico, giovanissimo e a me sconosciuto, con canzoni dal ritmo veloce e retrò che fanno ritornare Macomer agli anni 50. Non sembra di essere nemmeno a Macomer, c’è addirittura qualcuno che è felice e lo mostra agli altri!
Poi si ritorna al solito, le solite facce di merda, i bronzi al bar che cercano la rissa, gli sbruffoni e i tossici. Mi sento di nuovo a casa, è questa Macomer, che ci piaccia o no. E a me non piace.
Finisce tutto e si decide di tornare a casa. Faccio in tempo a rabbuiarmi per l’ultima volta. Passo davanti alla sede, anzi alla Sede. E’ murata, le sterpaglie hanno invaso tutto, il focolare non esiste più, un gruppo di ragazzini si girano una canna sugli scalini, quasi non fanno caso a noi che come gesto di estremo rispetto, pisciamo, per l’ennesima volta quei muri che abbiamo( o almeno io ho) amato tanto.
Sabato 2.
Non succede niente, possibilità di uscire svanita. Guardo la gloriosa partita della mia nazionale (quella delle isole Faroer). Abbiamo perso, ma con onore, segnando uno storico gol al portiere più forte del mondo, abbiamo rischiato uno storico pareggio. In loro onore l’immagine del post. E’ stato un gran giorno per chi tifa le Faroer.
Domenica 3.
Il nulla più totale. Guardo il motomondiale, il giro, leggo e me ne vado. Finalmente.
Quando arrivo alla stazione di Macomer sento un forte puzzo di merda. Questo è il mio ultimo ricordo della mia città. Non penso cambierà mai.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sbaglio o stiamo peggiorando?

Anonimo ha detto...

mamma mia che rompicoglioni che 6!dai lo sappiamo che macomer è così ma sinceramente non è che sassari abbia molto di meglio.scusami eh.Oltretutto macomer è sempre stata così,d'altronde non capisco lo stupore x la desolazione, non c'è un cazzo quindi la gente preferisce divertirsi facendo qualcosa a casa..è una desolazione perchè la gente di cui t interessava qualcosa non c'è, sennò abbiamo sempre trovato qualcosa da fare. Sarebbe così qualunque altro posto senza nessuno di cui ti interessa, te l'assicuro, Bologna compresa che pure offre tanto. A me ogni tanto fa piacere tornarci per il semplice motivo che ci sono delle persone a cui voglio bene,i luoghi valgono poco e nulla. sennò non si spiegherebbe com'è che ci vive ancora qualcuno.E comunque 6 un macomerese doc, che non fa altro che lamentarsi, ed io è questo che odio dei macomeresi.

Anonimo ha detto...

Partiamo dalla fine.
!)Non sono, ripeto, NON sono un macomerese. E' una delle peggiori offese che mi si possano fare.
E ' vero, a Sassari non ha molto di meglio, le gente di merda c'è ovunque(tranne che nelle isole Faroer), ma almeno non li conosco, non so CHI sono le facce di merda, i tossici e poi a Bologna non avete l'invasione dei bronzi.
Anche a me fa piacere tornare solo per vedere gli amici, ma potrei vederli in altri posti, che mi fanno meno schifo. Non c'è più nulla che mi trattenga a Macomer se non la famiglia.
Inutile ringraziare per il commento puntuale. grazie ciao.

P.S: Stiamo peggiorando in che senso?

Anonimo ha detto...

si va bene ma è pur sempre un posto dove 6 stato tanti anni, hai conosciuto delle persone a cui vorrai bene sempre!!è il posto dove siamo cresciuti, io nonostante tutto ci sono affezionata...le persone a cui voglio + bene in assoluto sono di macomer.e ancora mi fa piacere vederli in viale chiaro?e anke a te, solo che non lo ammetti!bologna è bellissima ma c'è l'invasione dei punkabbestia e anke noi abbiamo gli sbronzi, c'è anke l'ordine dei goliardi cazzo! qndi nn venirmi a dire qste cose!
ciao macomerese

Anonimo ha detto...

ps cmq anke io tifavo le isole faroer. cmq l'irlanda è una cosa che c accomuna!ero a un passo dal tatuarmi un trifoglio ti ricordi?cmq verrò a trovarti

Anonimo ha detto...

Ciao Ruggiu...per una volta sono totalmente d'accordo con carla...Macomer sarà pure un posto di merda ma ci sono nato e cresciuto e quindi ci sono comunque affezionato...ed in fondo lo sei anche tu anche se non lo ammetti...un saluto

monica ha detto...

sono d'accordo con carla...mi dispisace dillon ma volente o nolente dovrai accettare il fatto che tu (come tutti noi) sei legato a quel posto di merda (venezia non è da meno..credimi...i veneziani sono ZIGAGNI come si dice qui...ossia zingari...quindi non lamentarti!) Macome ci ha visti crescere..racchiude i nostri ricordi..ne fa parte con le sue strade, i suoi parchi (mi viene in mente io e valeria che ripassiamo fisica per l'esame nel parchetto di sertinu..ricordi richiamano ricordi)..tu devi a macomer i ricordi della tua giovinezza...rinnegarlo significa rinnegare quello che sei diventato ora!un bacio grande
Se proprio vuoi cambiare aria vienimi a trovare a Venezia!!!! ;)

Anonimo ha detto...

Forse non hai capito la definizione di "bronzo".
Il bronzo è il bulletto con i vellutini e il dainese, di quelli che gioca a murra. I balenti(linguaggio vetusto) che invadono le nostre stazioni e i nostri bar ogni giorno.
Non penso ci accomuni l'Irlanda, nel senso che tu (e anche io) ami l'Irlanda E.I.R.E, io devo andare nell'Ulster, protestanti e mezzo inglesi. Li adoro solo perché adorano dire Fuck the Pope!

Va be' magari ti batto sul tempo e me lo tatuo io il trifoglio...

Anonimo ha detto...

se lo fai ti giuro che farò di tutto x infilarti qualcosa su x il culo di molto appuntito.

Anonimo ha detto...

ciao Fra io tuo post mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca...siamo arrivati a22anni senza un minimo di senso d appartenenza?senza un briciolo di attaccmento alle proprie radici?non voglio crederci...io penso che non è il luogo dove uno si trova che fa divertire ma bensì la compagnia che uno si crea...quante volte ci siamo divertiti in sede?eppure cosa c'era di tanto bello?due mura distrutte?perchè ci pioveva dentro perchè il tetto era crollato?NO era la gente giusta nel momento giusto che ci faceva stare bene... Non portare nè odio nè rancore verso un luogo che nel bene e nel male ti ha fatto crescere e vivere momenti indimenticabili... ti abbraccio e perdona se non c'è punteggiatura ma ti sto scrivendo di getto....

Anonimo ha detto...

Infatti a me ha fatto venire la tritezza il vedere la sede e altri posti in cui sono creciuto. Per la cronaca: torno a macomer solo per vedere mia madre e i miei amici. Tutti quei posti dove ci siamo divertiti e diventati amici (notare il passato) non ci sono più, sono arrugginiti murati o scomparsi, le persone non ci sono più, sono tutte fuori a studiare(almenoquasi tutti). la mia appartenenza non è a macomer ma a quelle persone con cui sono cresciuto.

P.S: mi scuso con i lettori di qusto blog per l'assenza ma il mio pc è dal dottore e domani ho un esame, quindi appena lo passerò avrò tante cose da raccotarvi. Ciao e fatemi un in bocca al lupo & e la balena per domani.

monica ha detto...

capisco cosa intendi dire...la tristezza è per quei posti che ti ricordano persone che ormai vedi poco o niente...ti capisco...ne soffro anch'io!un bacio

Anonimo ha detto...

Perche non:)