Sulle energie alternative...

Scrivo solo per dimostrarvi quanto può essere prolifica l’unione di due menti geniali.
Stanotte chiacchierando con il mio coinquilino (che in questo blog si firma come un noto calciatore tedesco) ho fatto una scoperta sconcertante.
Premesso che non ricordo in che modo siamo arrivati a parlare di questo ho scoperto che….
Il bambù si suicida!! In sostanza Karl Heinz (dottore in agraria) sostiene la tesi secondo cui il Bambù (che scrivo maiuscolo in quanto rappresenta l’unione spirituale personificata di tutte le piante presenti, passate e future) dopo un certo periodo di tempo (50 anni circa) muore.
Tutte le piante in tutto il mondo (eccetto quelle che non si sono ancora sviluppate e non hanno fiorito) a qualsiasi distanza e in qualsiasi parte della terra si trovino muoiono in un breve periodo. Un macello, una mattanza, un enorme seppuku vegetale!!
A questo punto nascono due domande spontanee:
1) Le piante di bambù hanno un anima?
2) Sarà per questo che si estinguono i panda?
Alla prima domanda non so dare risposta, ma alla seconda si. A quanto pare i panda rischiano l’estinzione proprio perché si nutrono di solo bambù!
Su questa riflessione strani processi chimici si sono manifestati nel mio cervello…
Allora basta piantare un sacco di bambù, produrre tonnellate di bambù, chilometri cubi, Giuliani Ferrara (unità di misura della massa da me appena inventata) di bambù.
A che scopo? Semplice, ripopolare la terra di panda, anzi produrre immense quantità di panda tanto da poterli cacciare liberamente in giro per i boschi, inventare una nuova economia.
Ecco lo slogan che ho pensato:
“Il Panadasafari!! Uccidi il tuo panda personale per poter decorare il tuo bagno con un simpatico tappeto!!”(50 Euro per mezza giornata di caccia)….. Può funzionare….
Oltre al piacere di poter sterminare impunemente piccoli e teneri panda indifesi, si potrebbe aumentare a dismisura la produzione per poterli usare come combustibile, che ne so, per le auto! Così si contrasterebbe lo strapotere delle grandi multinazionali del petrolio, si farebbero meno guerre! Insomma i panda come sostituti dei combustibili fossili. Come fonte alternativa di energia, altro che sole!!
Immaginate di fermarvi al distributore e dire: 20 Euro.
Il benzinaio (con marsupio incorporato) vi apre il cofano da cui escono lingue di fuoco incandescenti e vi spala dentro due o tre badilate di panda (ovviamente vivi) che vi fanno fare 100 chilometri! Ah l’ecologia…
L’unico contraccolpo (tra l’altro perfettamente ammortizzabile dal mercato) sarebbe il fallimento dell’azienda che produce i gadgets del WWF, e quella che produce gli adesivi-panda da attaccare sulle macchine
Su questa falsa riga io e Rumenigge abbiamo poi pensato al ripopolamento della terra di dinosauri al solo scopo di inventare un nuovo sport.
Sul nome del suddetto sport ci sono due opzioni:
1)Tiro al dinosauro
2)Uhaaaaa…Hiiiiii… Heaaaaaaaark (da articolare con voce roca e gutturale)
Il secondo nome dovrebbe riproporre il verso di un qualsiasi dinosauro che viene scagliato in aria e si dimena fra le nuvole (avete presente il tiro al piattello? Uguale ma con i dinosauri)
A terra intanto un tiratore munito di bazooka e guanti bianchi grida “Oooooh” mentre il suo maggiordomo gli versa del the caldo. Prende la mira e spara facendo “spatasciare”(verbo da me appena coniato in questa forma) il dinosauro in aria.
Assicuro tutta la mia platea di lettori che non eravamo sotto l’effetto di alcuna droga ne avevamo bevuto alcun tipo di alcolico, tutto questo è nato dall’accostamento e il lavoro all’unisono di due menti geniali e il canovaccio è stato plasmato in meno di 5 minuti!!.
In attesa del Nobel ( sia per la pace che per la botanica) vi saluto e vado a dormire.


P.S: MAndo un saluto particolare a tutte le piante di bambù che leggono questo blog …